giovedì 27 novembre 2014

Bambini e adolescenti in sovrappeso

Rispetto ai primi dati del 2008, si registra un lieve decremento del numero dei bambini in sovrappeso e obesi, ma permane il problema dell’eccesso di peso nella popolazione infantile rispetto ai valori di riferimento.
In particolare nella regione Lazio emerge un alto numero di bambini in sovrappeso e obesi, come tutte le regioni del Centro-Sud, superiore alla media nazionale.

Questi risultati confermano la reale e giustificata preoccupazione sul futuro stato di salute dei giovanissimi di oggi. Numerosi studi confermano inconfutabilmente il rischio che sovrappeso e obesità presenti in tenera età persistono anche in età adulta, con la conseguenza di un aumento notevole di malattie cardiovascolari che si manifesteranno in età sempre più precoce.
Per contrastare tutto ciò sono necessari interventi specifici in più settori, tra cui troviamo la scuola e la famiglia che hanno il compito fondamentale di far crescere in modo adeguato i nostri giovani.
Queste due figure, essenziali per il bambino, devono essere informate e formate per poter trasmettere le corrette nozioni ai propri figli e/o studenti. Oltre al miglioramento della scelta degli alimenti, è necessario trasmettere l’importanza del movimento per una crescita armonica.
Gli operatori sanitari specializzati nel settore della nutrizione e dell’attività fisica possono promuovere progetti con lo scopo di trasmettere ai più piccoli, o ai genitori e insegnanti, le giuste scelte da attuare nel corso della loro vita.

sabato 8 novembre 2014

Novità del mese


Educazione alimentare per bambini e adolescenti

- Valutazione della crescita monitorando il peso e l'altezza
- Valutazione delle attuali abitudini alimentari
- Consigli sulle idonee scelte nutrizionali

Presso lo studio, previo appuntamento, sito in Via Carlo Alberto Dalla Chiesa n° 40.

Clicca qui per vedere i Servizi offerti - Costi



Supporto e informazioni tramite Whatsapp
366-8131532

sabato 6 settembre 2014

Tutte le acque sono uguali?


Spesso si sente dire che tutte le acque sono uguali. FALSO.

Cosa cambia tra i vari tipi di acqua presenti in commercio? La differenza fondamentale è data dalla sua fonte di provenienza e i sali minerali che essa si trascina nel suo percorso sotterraneo tra le rocce, prima di sgorgare da una sorgente.

La quantità di sali minerali presenti nell’acqua viene indicata con il nome di “Residuo fisso”, che è la quantità di sali minerali che rimangono depositati, dopo che un litro di acqua viene fatto evaporare a 180°C. In base al contenuto in sali minerali, le acque minerali si classificano come:
·         MINIMAMENTE MINERALIZZATE, con un residuo fisso inferiore a 50 mg/l, sono molto leggere, favoriscono la diuresi e l’eliminazione di piccoli calcoli renali;

·         OLIGOMINERALI, con un residuo fisso inferiore ai 500 mg/l, il loro ridotto contenuto in sali minerali le rende adatte ad un uso quotidiano, favoriscono anche queste la diuresi e contengono poco sodio;

·         MINERALI, con un residuo fisso compreso tra i 500 e i 1000 mg/l, il contenuto in sali minerali è piuttosto elevato, per questo motivo non è consigliabile bere più di un litro al giorno, è opportuno infatti alternare nella giornata il loro consumo con quello di acque oligominerali;

·         RICCHE DI SALI MINERALI, con un residuo fisso superiore ai 1500 mg/l, molto ricche di Sali e quindi devono essere bevute a scopo curativo e su consiglio del medico.

Durante una dieta con l’obiettivo di perdere peso, l’acqua più indicata è quella oligominerale, che favorisce la diuresi e quindi l’eliminazione delle sostanze di scarto dal nostro organismo, ed è consigliabile bere almeno 1,5-2 litri al giorno.

Per le persone che praticano sport, può essere utile bere un’acqua minerale, che permette così di reintegrare oltre ai liquidi anche i sali minerali persi durante l’attività fisica. La quantità varia in base allo sport praticato, alla sua durata ed alle condizioni climatiche (umidità e temperatura), si consigliano 2-3 litri al giorno. Per lo sportivo è importante l’apporto di calcio per la solidità dell’osso, per la contrazione muscolare, per la trasmissione dell’impulso nervoso, l’apporto di magnesio e potassio per la contrazione muscolare, del sodio e del cloro per il bilancio idrico, del ferro per evitare un senso di affaticamento dovuto ad una sua eventuale carenza.

In caso di ipertensione è opportuno scegliere un’acqua oligominerale, povera di sodio, che favorisca la diuresi.

Per persone che soffrono di calcolosi renale è indicata un’acqua minimamente mineralizzata o un’oligominerale, che favorisca l’eliminazione delle scorie.

Per favorire la digestione sono un valido aiuto le acque minerali di tipo bicarbonato-solfato, perché questi due sali minerali favoriscono l’azione degli enzimi digestivi e abbassano l’acidità dell’intestino.

In caso di aumentato fabbisogno del calcio, come per le donne a rischio di osteoporosi, gravidanza, allattamento, bambini, anziani, intolleranza al lattosio, può essere opportuno assumere un’acqua ricca di calcio, preferibilmente alternandola con un’acqua oligominerale.

Erroneamente noi definiamo un’acqua “naturale” quando non è gassata, in realtà tutte le acque minerali sono naturali, nel senso che sgorgano dalla sorgente così come sono, l’acqua “liscia" è quella senza bollicine, quella "gassata" è addizionata con anidride carbonica, l’acqua“effervescente naturale” è quella già delicatamente frizzante alla sorgente. L’acqua gassata può facilitare la digestione e favorire un senso di pienezza, dovuto alla dilatazione dello stomaco, ed è da evitare in caso di problemi di aerofagia o gonfiore addominale

Cosa dobbiamo leggere nelle etichette? Per poter scegliere l’acqua idonea per il nostro caso, basta individuare:

·         Residuo fisso, più questo valore è basso più l’acqua è leggera

·         pH indica il grado di acidità dell’acqua, un pH inferiore a 7 indica un’acqua acida, un pH uguale a 7 indica un’acqua neutra, un pH superiore a 7 indica un’acqua alcalina. Un’acqua acida favorisce la digestione, le acque alcaline aiutano a riequilibrare l’acidità dello stomaco;

·         Sostanze disciolte sono i sali minerali presenti in un litro d’acqua;

·         L’acqua imbottigliata deve avere un basso valore di nitrati e l’assenza di nitriti;

·         La data di scadenza indica la data entro la quale è consigliabile consumare l’acqua.

Inoltre, ricordiamoci che l’acqua imbottigliata deve essere conservata in un luogo fresco, al riparo dalla luce e dal calore del sole, per evitare di alterare le caratteristiche organolettiche.

sabato 26 luglio 2014


Vi consiglio di seguire anche la rubrica presente sul sito Anagnia.
http://www.anagnia.com/rubriche/salute-e-nutrizione
Insulina e peso corporeo

Il peso corporeo è influenzato da diversi fattori, tra cui vi è la genetica, il metabolismo individuale, la gestazione e il peso alla nascita, le malattie e disfunzioni ormonali, l’età, lo stile di vita e infine l’ambiente psicosociale.
Tutti questi fattori interagiscono tra di loro ed hanno un effetto cumulativo, ma un’alimentazione adeguata e del movimento costante sono sufficienti per evitare un aumento incontrollato del peso.
Fra le cause che determinano un aumento di peso, non ci sono soltanto gli ormoni sessuali o quelli prodotti dalla tiroide, ce ne è un altro che in determinate condizioni, causa un accumulo di adipe non indifferente, portandosi dietro conseguenze anche gravi se non viene monitorato. L’ormone in questione è l’insulina, un elemento molto importante per il funzionamento metabolico del nostro corpo.
Fisiologicamente l’insulina viene prodotta dopo un pasto e ha il compito di ridurre la glicemia post-prandiale, ed insieme al glucagone controlla l’equilibrio glicemico.

Se l’organismo sviluppa una resistenza insulinica (più frequente nelle donne e spesso associata a una sindrome molto diffusa come l’ovaio policistico), si accumula più grasso nei tessuti e il metabolismo rallenta. La resistenza insulinica, infatti, può sfociare in diabete e può causare a lungo termine problemi cardio-circolatori.
Si tratta di un problema in realtà molto frequente, anche nei più giovani, che potrebbe essere la causa dell’aumento di peso e di una conseguente fame incontrollabile di carboidrati e zuccheri che farebbe entrare in un pericoloso circolo vizioso. Inoltre, se trascurato, può portare a conseguenze molto dannose per la salute dell’organismo.
Se vi accorgete di non essere in forma, se il vostro peso aumenta in modo troppo veloce, se non riuscite a buttare giù chili nonostante non esageriate con il cibo, la causa potrebbe essere la resistenza insulinica. Per scoprire questo difetto ormonale è necessario soltanto un prelievo di sangue (curva glicemica e insulinica o la glicemia e l’insulina post-prandiali). Nel primo caso la curva indicherà in quanto tempo il glucosio e l’insulina vengono assorbiti dopo aver ingerito una speciale bevanda molto zuccherata; nel secondo caso, si potranno determinare i livelli di glicemia e insulina prima e dopo un pasto.
In presenza di insulino-resistenza si consiglia una dieta bilanciata a basso indice glicemico, preferendo alcuni alimenti come quelli sotto elencati, e attività fisica, anche sotto forma di camminate giornaliere. Qualora il problema persiste il medico potrà prescrivere medicinali idonei.
E’, quindi, richiesto un piccolo impegno quotidiano per tornare in forma e in salute.

Ecco alcuni alimenti che portano benefici alle patologie metaboliche:
· Salmone che fornisce grassi Omega 3 utili per la prevenzione di diabete e malattie cardiocircolatorie;
· Yogurt con i fermenti lattici utili per regolare la produzione di glucosio e colesterolo, grazie alla conversione in acido acetico e propionico;
· Legumi che prevengono i picchi glicemici, la fame nervosa, i trigliceridi e il colesterolo;
· Olio extra-vergine d’oliva che riduce l’attività infiammatoria grazie ai vari composti fenolici;
· Curcuma che può contribuire a mantenere sotto controllo la glicemia e il diabete mellito di tipo 2;
· Thè, senza l’aggiunta di zucchero, che contribuisce alla riduzione dei valori della glicemia, colesterolo e trigliceridi nel sangue;
· Cannella che rende l’insulina più efficiente;
· Arancia che regola l’assorbimento di zuccheri, grassi e proteine prevenendo diabete, arteriosclerosi e stipsi. Questo effetto è determinato principalmente dalla fibra contenuta nella parte bianca sotto la buccia.


Dott. Giuseppe Izzo

domenica 22 giugno 2014

Indice glicemico degli alimenti





Voglio portare alla ribalta il concetto di Indice glicemico degli alimenti.
Che cosa è? Possiamo considerarlo come un valore che indica come un alimento è in grado di aumentare gli zuccheri nel sangue, la glicemia. E se aumentano questi zuccheri, il nostro corpo produce l'ormone Insulina che NON permetterà il bruciare dei grassi di deposito.
Quindi NON  deve fare attenzione solo il soggetto in sovrappeso e/o obeso, ma anche una persona che ci tiene alla propria salute e/o all'aspetto fisico (sportivi).

Riporto qui alcuni alimenti più comuni.
Più il valore è alto, peggiore è l'effetto sugli zuccheri.

Alimenti
Indice Glicemico
Birra
110
Patate al forno/fritte
95
Fiocchi patate
90
Pane bianco s/o glutine
90
Latte di riso
85
Gallette di riso
85
Carote cotte
85
Purè patate
80
Zucca
75
Biscotti/merendine
70
Pane bianco
70
Patate lesse
70
Riso
70
Polenta
70
Zucchero (saccarosio)
70
Pane integrale (commerciale)
65
Pasta semola
60
Pizza
60

Potete notare che la birra è veramente deleteria, poi ci sono i vari prodotti a base di patate. Se abbiamo voglia di patate, dobbiamo preferirle lesse in quanto presentano un valore più basso.

Gli alimenti con un valore uguale e inferiore a 65 possono essere consumati con moderazione. Quindi, è possibile gustarsi la pizza, preferire il pane integrale.

Alimenti
Indice Glicemico
Pasta integrale
50
Spaghetti di semola
50
Riso integrale
50
Pane kamut
45
Pane integrale tostato
45
Riso basmati integrale
45
Fiocchi kamut
40
Pane 100% integrale
40
Pasta integrale al dente
40



Vi voglio far notare la differenza che c'è tra i diversi tipi di pasta, pasta lunga e di tipo integrale aumentano di meno gli zuccheri del sangue. Inoltre, la pasta cotta al dente è da preferire. E se ci piace il riso scegliere quello integrale, oppure quello miscelato con altri cereali.

Alimenti
Indice Glicemico
Legumi (fagioli, ceci, etc)
35
Yogurt
35
Frutta (mele, pesche, etc)
35
Piselli
35
Frutti di bosco (mirtilli, lampone, more)
25
Cioccolato fondente
25
Verdure (broccoli, bieta, cavoli)
15
Verdure (fagiolini, asparagi)
15
Verdure (zucchine, melanzane)
15
Verdure crude (insalata, finocchi, cetrioli)
15
Frutta secca (mandorle, noci, nocciole)
15
 
I vegetali, invece, hanno i valori più bassi, quindi possiamo lasciarci andare e gustarceli. 
I latticini hanno un basso indice glicemico, ma stimolano la sintesi dell'insulina e quindi consumiamoli con parsimonia.

Piccole modifiche che possono regalare qualche risultato per la nostra linea, e la nostra salute.

Dott. Giuseppe Izzo

martedì 27 maggio 2014

Al Castello di Ceccano domenica 1 giugno ci sarà un Convegno.
Nella sessione pomeridiana sarò presente con la discussione sull'insulina.


http://www.reikirau.it/sites/default/files/Convegno%20Ceccano%202014.pdf

domenica 25 maggio 2014

Conservazione degli alimenti

Voglio riportare qui qualche consiglio per la conservazione degli alimenti.

− Riporre gli alimenti preparati in anticipo in contenitori chiusi e conservarli in frigorifero. 

− Leggere sempre sull’etichetta la data di scadenza degli alimenti in scatola e le norme per la conservazione.


− Mantenere costantemente pulito il frigorifero, tenere la temperatura intorno a 4/5°C e conservare gli alimenti racchiusi in contenitori o confezioni separate. Il frigorifero non deve essere riempito eccessivamente, per consentire la giusta circolazione dell’aria e l’omogeneità della temperatura.
− Scongelare un prodotto cuocendolo direttamente in acqua già bollente o in un tegame ad alta temperatura (si forma così uno strato protettivo intorno all’alimento). In alternativa, i prodotti vanno scongelati dentro al frigorifero, oppure nel forno a microonde o anche (se in confezioni impermeabili) in acqua corrente fredda. Non è opportuno scongelare prodotti, specie di origine animale, a temperatura ambiente o a bagno in acqua.

- Non lasciare raffreddare un alimento già cotto fuori dal frigorifero troppo a lungo e senza coprirlo. Andrebbe messo in frigorifero al massimo entro due ore dalla cottura (un.ora l’estate).Quando utilizzi avanzi, riscaldali fino a che non siano molto caldi anche al loro interno.

- Evita il contatto nel frigorifero tra alimenti diversi, conservando gli avanzi in contenitori chiusi, le uova nel loro contenitore d’origine, ecc.

- Non avere un'eccessiva fiducia nella capacità del frigorifero di conservare troppo a lungo i tuoi cibi: non svolge nessun azione di bonifica e non conserva in eterno gli alimenti.






sabato 3 maggio 2014

Calorie a confronto

Yogurt magro alla frutta (100 Kcal) Vs Yogurt intero con frutta (110 Kcal)

Tutti vanno alla ricerca degli alimenti con meno calorie, e anche per lo yogurt si cerca il prodotto con la denominazione "light" o "magro".
Lo yogurt magro è prodotto con latte scremato e quindi ha meno grassi del latte, ma vengono spesso aggiunti zuccheri. Quest'ultimi hanno un effetto rilevante sull'aumento della glicemia.
Mentre lo yogurt intero è ottenuto dal latte intero, e gli zuccheri naturali presenti vengono fatti fermentare e sono utilissimi per il nostro intestino.
La frutta, o purea di frutta, aggiunta allo yogurt magro non ha certamente le stesse caratteristiche qualitative della frutta fresca.

SCELTA GIUSTA: Yogurt bianco intero con l'aggiunta di frutta fresca


Caramella (14 Kcal) Vs Cioccolato fondente (21 Kcal)

Entrambi si presentano di piccole dimensioni, ma è la cioccolata che si associa maggiormente ai peccati di gola.
Non bisogna dimenticare che le caramelle sono un puro prodotto industriale, ricco di zuccheri che aumentano a catena la ricerca di altri dolci e causano picchi glicemici.
Il cioccolato fondente, con almeno il 70% di cacao, ha pochi zuccheri ed è ricco di sostanze antiossidanti che riducono lo stress ossidativo, quindi è utile anche per contrastare l'invecchiamento.

SCELTA GIUSTA: Cioccolato fondente


Fette biscottate (2 unità - 80 Kcal) Vs Pane integrale (30 g - 80 Kcal)

In passato le fette biscottate non erano altro che fette di pane raffermo e riscaldato, mentre le attuali fette biscottate contengono saccarosio (zucchero comune), grassi idrogenati e non, e farine raffinate.
Il pane integrale è un prodotto naturale ricco in fibra che garantisce sazietà e permette un buon controllo del colesterolo, oltre a fornire vitamine e sali minerali.

SCELTA GIUSTA: Pane integrale


Bevanda light (0 Kcal) Vs Spremuta di arance (50 Kcal)

La bevanda light presenta un gusto dolce e/o gradevole grazie alla presenza di additivi chimici come coloranti ed edulcoranti che hanno l'effetto secondario di aumentare l'appetito.
Una fresca spremuta fornisce tutte le vitamine e i naturali zuccheri presenti nel frutto.

SCELTA GIUSTA: Spremuta di arance


Questi sono solo alcuni esempi per cui vale la pena NON pensare soltanto alle calorie che noi assumiamo con gli alimenti. Bisogna, invece, puntare sulla qualità degli alimenti, sull'effetto dei singoli nutrienti sulla salute umana, sul gusto naturale dei cibi.



Dott. Giuseppe Izzo
Biologo Nutrizionista
Istruttore Fitness

domenica 23 marzo 2014

Ricetta: Trofie al pesto di rucola

INGREDIENTI:

  • 320 g trofie
  • 50 g pecorino grattuggiato
  • 1 peperone giallo
  • 1 mazzetto di rucola (20 g)
  • 30 g pinoli
  • aglio
  • 5 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • sale
PREPARAZIONE:
  1. Lasciare arrostire il peperone in modo da poterlo privare della buccia e della parte interna
  2. Lavare la rucola
  3. Mettere in un frullatore il peperone, la rucola, uno spicchio di aglio, il pecorino, i pinoli, l'olio, e un pizzico di sale. Frullare il tutto, fino a ottenere una crema uniforme
  4. Cuocere le trofie al dente e scolarle.
  5. Condire le trofie con il pesto, e se gradito aggiungere del parmigiano grattuggiato.
Buon appetito!

lunedì 17 febbraio 2014

UN GRANDE UOMO...



Mi sento di dover dedicare un piccolo spazio a questo grande uomo, non solo uno sportivo DOC, che non hai mai mollato, nonostante la sua vita sia cambiata molto dopo l'incidente.
Sei il mio esempio...e tutti dovrebbero pensare ai tuoi occhi pieni di vita!
Grandeeeee Alex....(e mio figlio ha il tuo stesso nome!)

http://www.alex-zanardi.com/immagini/Olimpiadi

venerdì 14 febbraio 2014

COSA FARE PER MANTENERE LA PERDITA DI PESO
E’ stato pubblicato uno dei primi studi che abbia seguito, per un lungo periodo di tempo, un campione numeroso di soggetti dopo un calo di peso dovuto a dieta ipocalorica. Lo studio, di tipo osservazionale, pubblicato sul numero di gennaio 2014 dell’American Journal of Preventive Medicine, ha visto coinvolti quasi 3000 soggetti, di cui il 78% donne, di età media 48 anni, che sono stati monitorati per 10 anni dopo aver perso almeno 13.6 kg (perdita di peso media del campione all’inizio del rilevamento: 31.3 kg). In media, i soggetti hanno mantenuto la maggior parte del peso corporeo perso per tutto il periodo di studio: dopo cinque e dieci anni, la perdita media era rispettivamente di 23.8 kg e 23.1 kg. Le maggiori probabilità di riuscire a mantenere la perdita di peso sembrano legate a più fattori come continuare a svolgere attività fisica, autocontrollare il peso, seguire una dieta a basso contenuto di grassi ed evitare pasti molto abbondanti.
Secondo gli autori, i risultati dello studio indicano che il mantenimento della perdita di peso è possibile, ma richiede il perseguimento costante a pochi fattori chiave legati allo stile di vita e alla dieta.


(Pubblicato da Ainut)

domenica 12 gennaio 2014



Hai messo qualche chilo di troppo? Ci sono almeno 10 cattive abitudini che causano questo aumento di peso:

1. Salti la colazione
Non fare la colazione la mattina, non vuol dire saltare un pasto, ma abbuffarsi a pranzo o a cena. È stato infatti provato che chi evita la prima colazione acquista peso più facilmente ed è più soggetto a vari disturbi fisici e alimentari. Prima della colazione c'è un digiuno di diverse ore, tempo che intercorre dalla cena al mattino seguente, che dovrebbero essere di almeno 6 ore




2. Mangi la notte
Hai la cattiva abitudine di cenare tardi o fare spuntini notturni. Prima di sdraiarti o metterti a letto devono passare circa 2 ore dal pasto



3. Dormi poco
L'insonnia è tra i maggiori alleati dell'obesità. La soluzione è andare a dormire e svegliarsi a orari regolari. Dormire poco fa produrre più cortisolo, un ormone che aumenta l'appetito, anche quando il tuo corpo non ha bisogno di nutrirsi


Non fare così!Non bisogna addormentarsi appena dopo mangiato, inoltre è bene evitare di spezzare il sonno.


4. Bevi troppi caffè
Anche la caffeina, se assunta in quantità non modeste, stimola la produzione di cortisolo, l'ormone dello stress, che induce a mangiare di più

5. Esageri con l'alcol
Bere moderatamente è fondamentale e soprattutto non bisogna eccedere proprio nei fine settimana, cioè quando consumi meno calorie, presenti in notevole quantità nelle bevande alcoliche

6. Bevande energetiche e integratori
Evita di assumere bevande energetiche e integratori alimentari come un atleta professionista. Se non pratichi sport a livello agonistico e consumi integratori solo per una corsetta, non smaltirai mai quello che hai assunto

7. Assumi integratori di proteine
Utili per mantenere la massa muscolare in forma, ma devono accompagnarsi a una notevole attività motoria, altrimenti fanno solo ingrassare perchè forniscono energia

8. Assumi zuccheri in eccesso
Gli zuccheri, contenuti non solo nei dolci ma anche in altri alimenti quali le bibite, sono il nemico numero uno della forma fisica. Meno ne ingerisci meglio è. Oltre i 15 grammi di zucchero per ogni 100 g è già una dose molto alta

9. Occhio ai carboidrati
Più carboidrati si assumono più aumenta l'appetito. Ricordiamo che i carboidrati chiamano altri carboidrati.Per questo è meglio assumerne pochi accompagnati da proteine, in modo da provare una sensazione di sazietà senza eccedere con il cibo
10. Sei stressato
Alcuni soggetti sotto stress dimagriscono perché perdono l'appetito, molti altri, al contrario s'illudono di combattere lo stress abbuffandosi di cibo