sabato 25 luglio 2015

I nostri giovani

Sviluppo motorio nei bambini

Oramai è noto che il sovrappeso e l’obesità nell’infanzia e nell’adolescenza ha raggiunto livelli allarmanti, tanto da coniare il termine “epidemia” o “globesity”.
Una delle cause principali è la sedentarietà, insieme alle cattive abitudini alimentari, che è responsabile dell’insorgenza della sindrome di ipocinesia-ipodinamia (scarso movimento) caratterizzata da uno scarso trofismo e tono muscolare. Questi effetti, purtroppo, causano alterazioni a carico dell’apparato locomotore, e anche dell’apparato respiratorio.
Numerosi studi scientifici dimostrano che i soggetti che presentano un eccesso ponderale manifestano una maggiore difficoltà nello svolgere schemi motori di base come l’avanzamento, il sollevamento del corpo o il suo sollevamento nello spazio (come nel camminare, correre e saltare, etc.). La causa è da ritrovarsi nel più rapido affaticamento e nei tempi più lunghi di spostamento di questi soggetti in sovrappeso.
I bambini normopeso mostrano prestazioni di coordinazione motoria (corsa, dribbling, etc.) migliori rispetto ai coetanei sovrappeso, mentre quest’ultimi presentano una maggiore forza a livello degli arti superiori (lancio della palla).
Infatti, il sovrappeso influisce negativamente sulle prestazioni fisiche, sulla coordinazione, e quindi sullo sviluppo motorio e sui processi di apprendimento.
Alcuni studi confermano che è possibile migliorare le proprie capacità motorie e che l’incremento è strettamente dipendente alla riduzione del grasso corporeo. Quindi, con la riduzione del peso corporeo è possibile un aumento delle capacità di coordinazione e delle proprie potenzialità motorie.
Per evitare le conseguenze gravi associate all’ipocinesia i migliori professionisti del settore consigliano di intervenire precocemente nel sostenere l’esercizio fisico e il movimento.
Viste queste importanti nozioni, non si può negare l’importanza dell’attività motoria associata a uno stile di vita dinamico non solo come prevenzione di patologie croniche (malattie cardiovascolari, diabete, etc.) ma anche come elemento fondamentale per lo sviluppo psicofisico del bambino.
I programmi scolastici che prevedono l’attività fisica producono effetti positivi, ma limitati in quanto producono scarsi risultati sul peso dei bambini o sul promuovere ulteriore attività motoria.
L’attività fisica, per essere di gradimento ai più piccoli, deve essere proposta sotto forma di gioco, come divertimento e avventura.
Per i nostri giovani è importante contrastare la sedentarietà e l’obesità sensibilizzando i bambini, i genitori e l’intera società.

Giuseppe Izzo
Nutrizionista
Personal Trainer