Tutte le acque sono uguali?
Spesso si sente dire che tutte le acque sono uguali.
FALSO.
Cosa cambia tra i vari tipi di acqua presenti in
commercio? La differenza fondamentale è data dalla sua fonte di provenienza e i
sali minerali che essa si trascina nel suo percorso sotterraneo tra le rocce,
prima di sgorgare da una sorgente.
La quantità di sali minerali presenti nell’acqua viene
indicata con il nome di “Residuo fisso”, che è la quantità di
sali minerali che rimangono depositati, dopo che un litro di acqua viene fatto
evaporare a 180°C. In base al contenuto in sali minerali, le acque minerali si
classificano come:
·
MINIMAMENTE MINERALIZZATE, con un residuo
fisso inferiore a 50 mg/l, sono molto leggere, favoriscono la diuresi e
l’eliminazione di piccoli calcoli renali;
·
OLIGOMINERALI, con un residuo fisso
inferiore ai 500 mg/l, il loro ridotto contenuto in sali minerali le rende
adatte ad un uso quotidiano, favoriscono anche queste la diuresi e contengono
poco sodio;
·
MINERALI, con un residuo fisso compreso
tra i 500 e i 1000 mg/l, il contenuto in sali minerali è piuttosto elevato, per
questo motivo non è consigliabile bere più di un litro al giorno, è opportuno
infatti alternare nella giornata il loro consumo con quello di acque
oligominerali;
·
RICCHE DI SALI MINERALI, con un residuo
fisso superiore ai 1500 mg/l, molto ricche di Sali e quindi devono essere
bevute a scopo curativo e su consiglio del medico.
Durante una dieta con l’obiettivo di perdere peso,
l’acqua più indicata è quella oligominerale, che favorisce la diuresi e quindi
l’eliminazione delle sostanze di scarto dal nostro organismo, ed è
consigliabile bere almeno 1,5-2 litri al giorno.
Per le persone che praticano sport,
può essere utile bere un’acqua minerale, che permette così di reintegrare oltre
ai liquidi anche i sali minerali persi durante l’attività fisica. La quantità
varia in base allo sport praticato, alla sua durata ed alle condizioni
climatiche (umidità e temperatura), si consigliano 2-3 litri al giorno. Per lo
sportivo è importante l’apporto di calcio per la solidità dell’osso, per la
contrazione muscolare, per la trasmissione dell’impulso nervoso, l’apporto di
magnesio e potassio per la contrazione muscolare, del sodio e del cloro per il
bilancio idrico, del ferro per evitare un senso di affaticamento dovuto ad una
sua eventuale carenza.
In caso di ipertensione è opportuno
scegliere un’acqua oligominerale, povera di sodio, che favorisca la diuresi.
Per persone che soffrono di calcolosi
renale è indicata un’acqua minimamente
mineralizzata o un’oligominerale, che favorisca l’eliminazione delle scorie.
Per favorire la digestione sono
un valido aiuto le acque minerali di tipo bicarbonato-solfato, perché questi
due sali minerali favoriscono l’azione degli enzimi digestivi e abbassano
l’acidità dell’intestino.
In caso di aumentato fabbisogno del calcio,
come per le donne a rischio di osteoporosi,
gravidanza, allattamento, bambini, anziani, intolleranza al lattosio, può
essere opportuno assumere un’acqua ricca di calcio, preferibilmente
alternandola con un’acqua oligominerale.
Erroneamente noi definiamo un’acqua
“naturale” quando non è gassata, in realtà tutte le acque minerali sono
naturali, nel senso che sgorgano dalla sorgente così come sono, l’acqua “liscia" è
quella senza bollicine, quella "gassata" è
addizionata con anidride carbonica, l’acqua“effervescente naturale” è
quella già delicatamente frizzante alla sorgente. L’acqua gassata può
facilitare la digestione e favorire un senso di pienezza, dovuto alla
dilatazione dello stomaco, ed è da evitare in caso di problemi di aerofagia o
gonfiore addominale
Cosa dobbiamo leggere nelle etichette? Per
poter scegliere l’acqua idonea per il nostro caso, basta individuare:
·
Residuo fisso, più questo valore è basso
più l’acqua è leggera
·
pH indica il grado di acidità dell’acqua,
un pH inferiore a 7 indica un’acqua acida, un pH uguale a 7 indica un’acqua
neutra, un pH superiore a 7 indica un’acqua alcalina. Un’acqua acida favorisce
la digestione, le acque alcaline aiutano a riequilibrare l’acidità dello
stomaco;
·
Sostanze disciolte sono i sali minerali
presenti in un litro d’acqua;
·
L’acqua imbottigliata deve avere un basso
valore di nitrati e l’assenza di nitriti;
·
La data di scadenza indica la data entro
la quale è consigliabile consumare l’acqua.
Inoltre,
ricordiamoci che l’acqua imbottigliata deve essere conservata in un luogo
fresco, al riparo dalla luce e dal calore del sole, per evitare di alterare le
caratteristiche organolettiche.
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