sabato 28 marzo 2015

domenica 22 marzo 2015


Definizione muscolare: i miti da sfatare

Per raggiungere il tanto desiderato obiettivo della definizione muscolare tutti si allenano riducendo drasticamente la quantità di peso utilizzato aumentando notevolmente il numero di ripetizioni pensando di utilizzare i grassi come fonte energetica durante la seduta di allenamento. Oppure si propinano serie e ripetizioni esagerate di addominali, tra i vari tipi di crunch, credendo sul principio del dimagrimento localizzato. Queste tipologie di allenamento vengono proposti in quanto si crede che determini una perdita di grasso maggiore.


Se veramente si potesse sfruttare il principio del dimagrimento localizzato tutti avrebbero una pancia, almeno piatta, in quanto l’addome è un muscolo in continua tensione perchè contribuisce alla stabilità dell’intero corpo, oltre ad essere sollecitato quando vengono spinti i vari corpi (es. il carrello della spesa) o quando si ride. E di conseguenza, visto la continua attivazione della muscolatura addominale, l’addome dovrebbe essere la zona dove si accumulerebbe meno grasso. Purtroppo tutto ciò non si verifica, quindi il principio del dimagrimento localizzato non ha alcun valore scientifico.

Mentre per poter utilizzare i grassi, dopo gli zuccheri, come fonte energetica per il movimento è necessaria la presenza di ossigeno, quindi un allenamento di tipo aerobico. Invece, l’allenamento con i sovraccarichi a causa di una costante e continua contrazione del muscolo impedisce una corretta ossigenazione e quindi prende energia grazie al sistema anaerobico utilizzando la fosfocreatina e il glucosio (zuccheri). E nessuna molecola di grasso! Anche questa teoria sul maggior consumo di grassi utilizzando particolari tipologie di allenamento con i sovraccarichi non ha alcun fondamento.

Ora sorge spontanea la domanda “Cosa bisogna fare per perdere il grasso in eccesso e avere una muscolatura tonica?”.

La risposta è piuttosto semplice, è necessario svolgere attività fisica di tipo aerobico (es. corsa, nuoto etc.) e introdurre una quota calorica giusta per le proprie necessità.

 

Dott. Giuseppe Izzo

Biologo Nutrizionista

Personal Trainer