Oramai
è noto che il sovrappeso e l’obesità nell’infanzia e
nell’adolescenza ha raggiunto livelli allarmanti, tanto da coniare
il termine “epidemia” o “globesity”.
Una
delle cause principali è la sedentarietà, insieme alle cattive
abitudini alimentari, che è responsabile dell’insorgenza della
sindrome di ipocinesia-ipodinamia (scarso movimento) caratterizzata
da uno scarso trofismo e tono muscolare. Questi effetti, purtroppo,
causano alterazioni a carico dell’apparato locomotore, e anche
dell’apparato respiratorio.
Numerosi
studi scientifici dimostrano che i soggetti che presentano un eccesso
ponderale manifestano una maggiore difficoltà nello svolgere schemi
motori di base come l’avanzamento, il sollevamento del corpo o il
suo sollevamento nello spazio (come nel camminare, correre e saltare,
etc.). La causa è da ritrovarsi nel più rapido affaticamento e nei
tempi più lunghi di spostamento di questi soggetti in sovrappeso.
I
bambini normopeso mostrano prestazioni di coordinazione motoria
(corsa, dribbling, etc.) migliori rispetto ai coetanei sovrappeso,
mentre quest’ultimi presentano una maggiore forza a livello degli
arti superiori (lancio della palla).
Infatti,
il sovrappeso influisce negativamente sulle prestazioni fisiche,
sulla coordinazione, e quindi sullo sviluppo motorio e sui processi
di apprendimento.
Alcuni
studi confermano che è possibile migliorare le proprie capacità
motorie e che l’incremento è strettamente dipendente alla
riduzione del grasso corporeo. Quindi, con la riduzione del peso
corporeo è possibile un aumento delle capacità di coordinazione e
delle proprie potenzialità motorie.
Per
evitare le conseguenze gravi associate all’ipocinesia i migliori
professionisti del settore consigliano di intervenire precocemente
nel sostenere l’esercizio fisico e il movimento.
Viste
queste importanti nozioni, non si può negare l’importanza
dell’attività motoria associata a uno stile di vita dinamico non
solo come prevenzione di patologie croniche (malattie
cardiovascolari, diabete, etc.) ma anche come elemento fondamentale
per lo sviluppo psicofisico del bambino.
I
programmi scolastici che prevedono l’attività fisica producono
effetti positivi, ma limitati in quanto producono scarsi risultati
sul peso dei bambini o sul promuovere ulteriore attività motoria.
L’attività
fisica, per essere di gradimento ai più piccoli, deve essere
proposta sotto forma di gioco, come divertimento e avventura.
Per
i nostri giovani è importante contrastare la sedentarietà e
l’obesità sensibilizzando i bambini, i genitori e l’intera
società.
Giuseppe
Izzo
Nutrizionista
Personal
Trainer
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